Zazen è la meditazione zen per eccellenza. Anche se nella nostra tradizione, ogni momento vissuto nella consapevolezza, imparando a fare, quello che stiamo facendo, nel “qui ed ora”, presenti non solo fisicamente ma anche con la mente, può trasformarsi in meditazione come, mangiare, lavorare, studiare, correre; ogni cosa, se vissuta totalmente senza condizionamenti e attaccamenti, è pratica e al contempo realizzazione. La parola Zazen si costruisce con le parole giapponesi za, sedersi, e zen che proviene dalla parola cinese ch’an che è a sua volta una translitterazione della parola sanscrita dhyana, che significa «meditazione», quindi una pratica che consiste nel sedersi, semplicemente, senza scopo né spirito di profitto, in una postura molto precisa e di grande concentrazione. Viene naturale pensare che il punto di partenza per riuscire a trovare una buona concentrazione è quello di sentirsi comodi, a proprio agio, in un’atmosfera piacevole in cui si possa stare seduti senza essere disturbati dall’esterno, silenziosa e tranquilla, non troppo calda né troppo fredda, né troppo luminosa né troppo oscura, indossando abiti ampi e comodi che non costringano il corpo e che aiutino a rilassarsi. Questi e tanti altri accorgimenti sono fondamentali per fare in modo di riuscire a concentrare l’attenzione su se stessi, sul proprio corpo e su tutto ciò che esso può trasmettere, provare a percepire le sensazioni della sua posizione, della postura, i movimenti e le sensazioni del respiro e tanto altro, al fine di raggiungere un livello di maggior consapevolezza e di calma interiore.
Questa naturalmente, come già detto, è la pratica meditativa Zen per eccellenza ovvero quella più antica; è una pratica orientale millenaria che ha come obiettivo principale il rilassamento totale del corpo e della mente per la riscoperta della vera natura dell’uomo.
Non è di certo una novità che la corsa regala innumerevoli benefici, comprovati dalla scienza, che coinvolgono molti aspetti della nostra salute. Correre fa bene al cuore, ai polmoni, riduce l’ipertensione e lo stress e ci fa sentire di buon umore, ci aiuta a dimagrire e a tenerci in forma.
Per realizzare, però, a pieno il suo potenziale liberatorio e rigenerante, permettendo veramente, a chi la pratica, di staccare la spina, la corsa deve essere “consapevole”, focalizzando l’attenzione sulle proprie sensazioni, unendo così, ai benefici della corsa, quelli della meditazione.
La corsa consapevole, lo Zen in corsa, è la capacità di correre con una chiara intenzione. È una corsa completamente connessa nel corpo e nella mente, libera dalle distrazioni e in totale concentrazione e rilassamento.
La corsa aiuta veramente a migliorare la qualità della vita, ma ora occorre capire cosa e come fare per renderla consapevole, per renderla una corsa Zen.
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Fonti:
- Lo Zen e l’arte della corsa – Luca Speciani
- www.donnamoderna.com
- Lo Zen e l’arte della corsa – Larry Shapiro